edojuv, 13/12/2007 12.05:
intanto, a porposito di svedesi, pare che stiamo prendendo tale ekdal, centrocampista dal gan fisico di 18 anni che secondo i vari siti in passato era stato cercato da chelsea e inter che però non riuscirono a prenderlo perchè la famiglia gli voleva prima far finire le scuole a casa sua (finirà le superiori quest'anno)...vedremo...
Talento svedese ma con Ibra poco in comune. No a Chelsea e Inter: “Devo finire la scuola”. A fine stagione in bianconero per 1 milione
MASSIMILIANO NEROZZI
TORINO
Meglio chiarire subito una cosa: non sarà il nuovo Zlatan Ibrahimovic, se non altro per il mestiere, centrocampista invece di attaccante, ma il diciottenne svedese Albin Ekdal un ottimo giocatore potrà diventarlo. Ci sta per scommettere la Juve, che ha quasi raggiunto l’accordo con l’IF Brommapojkarna, il piccolo club del ragazzo, ma erano già pronti a farlo Chelsea e Inter.
Dovrebbe impacchettarlo la società bianconera per circa dieci milioni di corone svedesi, poco più di un milione di euro. Se a casa Juve, comprensibilmente, tacciono in attesa che tutto finisca sopra un contratto sigillato, più a nord sono loquaci: «Mancano pochi dettagli - ha spiegato ieri Ola Danhard, direttore sportivo del club - e non sono preoccupato. Ekdal resterà con noi fino alla prossima primavera, per diplomarsi. Noi siamo orgogliosi di lui e felici che abbia l’opportunità di giocare in una delle squadre più grandi d’Europa». Dalla Svezia hanno aggiunto che, ieri, Albin era già a Torino per le visite mediche (circostanza smentita da fonti bianconere). Il giovane, nazionale under 19, in ogni caso piace ai bianconeri che, a giugno, decideranno se girarlo in prestito per dargli minuti e campo con i quali fare esperienza in Italia.
Fisico (un metro e 86 per 78 chili) e talento non gli mancano, un po’ di fortuna forse sì: delle 26 partite dell’ultima stagione, ne ha giocate solo 15 (9 da titolare), per infortunio; e l’IF Brommapojkarna, che era al primo anno di Allsvenskan (la serie A svedese), è retrocesso. Sui suoi piedi, battezzati da mediano, ma schierati pure da trequartista, ci puntano però in molti. Da tempo. Pure perché ha una testa pensante, che spesso è un vantaggio. Due anni e mezzo fa, gli mise gli occhi addosso il Chelsea: soddisfatti del quindicenne, gli offrirono un contratto. Sogno di molti, non di Albin e di suo padre, giornalista della tv svedese: «Vi ringrazio, ma devo ancora maturare. E preferisco farlo a casa mia», disse. «Meglio cresca con i suoi amici e che finisca la scuola», sottolineò papà. Offerta piovuta quando Ekdal non aveva ancora messo le suole fuori dalle giovanili, cosa avvenuta per la prima volta quest’anno.
Nel gennaio 2006, ci provò l’Inter, che l’aveva fatto seguire dagli osservatori, offrendogli uno stage ad Appiano Gentile. Anche in questo caso, però, la risposta fu un cortese no. «È ovvio che vorrei giocare in campionati importanti - raccontò Ekdal - ma prima mi piacerebbe sfondare in Svezia». Alla base del rifiuto c’erano anche motivi di studio: mai avrebbe lasciato la Svezia prima di finire le scuole superiori. Primavera 2008, cioè.
da laStampa.it